Conflitto in azienda, tabù o opportunità di cambiamento?

Alzi la mano quel o quella manager che non ha mai provato un senso di prostrazione nel dover gestire l’ennesimo conflitto, provando la tentazione di gettare la spugna e scappare altrove ? Ci siamo mai interrogati su quale atteggiamento abbiamo verso i conflitti ? Facciamo di tutto per evitarli ? La questione è che verso i conflitti siamo in qualche modo tutti condizionati da una malcelata diffidenza, siamo cresciuti nella cultura vincenti/perdenti, perciò rischiare di addentrarci in un conflitto può significare rischiare di mettere in discussione parte del nostro potere. Ciò arriva a giustificare un certo evitamento del conflitto da parte di alcuni manager, tanto da arrivare a considerarlo un vero e proprio tabù in azienda.

Eppure una confrontazione accesa su opinioni divergenti non sempre è segnale di malessere organizzativo anzi, se gestita correttamente e senza timore, può essere foriera di spinte verso l’innovazione e la creatività. Esiste una modalità di affrontare il conflitto senza che debbano esserci necessariamente dei perdenti, trasformandolo in un’impareggiabile occasione di cooperazione, soddisfando i bisogni di entrambi le parti in gioco. Il conflitto si trasformerà in questo modo da una lotta per il potere ad un approccio cooperativo al problem-solving.