Il leader efficace incontra non comanda
- giugno 9, 2016
- Posted by: admin
- Categoria: per le aziende
C’è un’ immagine che a mio avviso, meglio di ogni altra, può fornire una chiave di lettura alternativa di uno stile di leadership efficace: il processo chimico di OSMOSI. Vi chiederete che c’entra, provo a spiegarmi.
E’ indubbio che la preoccupazione di ogni buon manager è quella di ottenere risultati, i budget prefissati. Mai come oggi, in questa fase economica dominata dalla iper-competizione, rimanere concentrati sugli obiettivi è essenziale, pena mettere a repentaglio non solo il proprio posto di lavoro, ma anche il posizionamento dell’organizzazione sul mercato.
La questione si complica quando si tratta di “far passare” ai propri collaboratori la medesima concentrazione, la medesima capacità di motivarsi e ri-motivarsi difronte alle difficoltà. Su questo versante spopolano scuole di pensiero sui più disparati stili di leadership, proliferano guru, liberi pensatori, corsi più o meno intensivi “in or outdoor”. Il rischio, forse, è quello di confondersi le idee, pensando di doversi dotare di una cassetta di attrezzi di dimensioni infinite…salvo poi non riuscire a trovare l’attrezzo giusto al bisogno.
La soluzione forse è più vicina di quanto possa sembrare. Ciò che noi tentiamo di “far passare” ai nostri collaboratori in tutti i modi, rimanendone il più delle volte delusi, passa, talvolta senza che noi ce ne rendiamo conto, attraverso la nostra persona, attraverso il nostro MODO DI ESSERE.
E’ il nostro modo di essere che passa, come una sorta di processo di osmosi, e va ad incontrare i bisogni e le aspettative della nostra squadra. E’ una modalità se vogliamo molto semplice, ma nello stesso tempo impegnativa e complessa, richiede da parte nostra:
- COERENZA, non è concesso barare, è necessaria la nostra massima flessibilità nel saperci costantemente mettere in discussione;
- SGUARDO ATTENTO ALL’ALTRO, solo il nostro sguardo attento ai bisogni dei nostri collaboratori ci può aprire ad una relazione costruttiva, fondata sulla reciproca stima.
Un approccio centrato sulla persona soddisfa appieno questi requisiti e consente di svolgere l’impegnativo ruolo del manager in modo più gratificante per sé e per i propri collaboratori.
Gianpietro Buiatti
Psychologist & Motivational Trainer